Cronologia della conclusione della guerra di secessione americana

Ulysses S. Grant, vincitore su Robert Edward Lee.

«La colonna terminava. I veterani dell'Armata del Potomac la guardavano arrestarsi. Un comando: e i confederati posarono i fucili a terra, in fascio. Ancora un comando. Tutte le bandiere degli Stati Confederati d'America s'inchinarono, si piegarono al suolo. Sola, al vento che soffiava sui colli della Virginia, rimase a sventolare nel cielo il vessillo dell'Unione riconquistata: la bandiera degli Stati Uniti d'America[1]

Quella che segue è una cronologia degli eventi principali che hanno condotto alla conclusione della guerra di secessione americana la quale include importanti battaglie, schermaglie, incursioni e altri eventi verificatisi nel 1865; queste condussero ad ulteriori rese confederate, catture chiave di prigionieri e mezzi e scioglimenti di unità militari terrestri e unità militari navali sopraggiunte a seguito della firma della resa da parte di Robert Edward Lee ad Appomattox Court House avvenuta il 9 aprile[2].

La conclusione della guerra di secessione americana in un dipinto che riproduce un'illustrazione di Thomas Nast.

I combattimenti del Teatro Orientale tra l'Armata del Potomac diretta dal tenente generale Ulysses S. Grant e l'Armata Confederata della Virginia Settentrionale guidata da Lee vennero riportati molto più spesso nei mezzi d'informazione rispetto agli scontri del Teatro Occidentale[3].

I rapporti ufficiali e le relazioni sulle scaramucce del Fronte della Virginia nella guerra di secessione americana dominarono largamente le prime pagine dei giornali, mentre la Campagna di Appomattox era ancora in pieno svolgimento[4].

L'esercito di Lee s'impegnò in una serie di battaglie conclusive contro Grant le quali alla fine contribuirono a ridurre di molto le sue linee difensive. L'estensione della linea sudista fu per lo più suddivisa su un settore ridotto di 30 miglia comprendente le fortezze disposte tutt'attorno a Richmond e a Petersburg. Le sue truppe alla fine si esaurirono ponendosi a difesa di una tale linea in quanto erano troppo diradate; Grant quindi non esitò ad approfittare dell'occasione lanciando gli attacchi proprio su questo fronte così malamente coperto: ciò portò direttamente alla resa finale[4].

Foto di una delle abitazioni dell'Appomattox Court House National Historical Park, sede ultima del quartier generale di Grant.

L'esercito sudista nord-virginiano cedette definitivamente le armi il 9 aprile attorno a mezzogiorno, seguito dalle truppe di St. John Richardson Liddell all'incirca 6 ore dopo[4]. Gli appartenenti al gruppo di incursori di Mosby (il 43rd Battalion, Virginia Cavalry) si sciolsero il 21 aprile; Joseph Eggleston Johnston con le sue varie armate si arrese ufficialmente non prima del 26 aprile; i dipartimenti confederati dell'Alabama, del Mississippi e della Louisiana Orientale si arresero il 4 maggio, mentre il distretto del Golfo comandato da Dabney Herndon Maury si consegnò il giorno seguente[5].

L'oramai ex Presidente degli Stati Confederati d'America Jefferson Davis venne catturato il 10 maggio mentre tentava la fuga travestito da donna in direzione del Texas e da qui verso il Messico; in quella stessa giornata anche i dipartimenti della Florida e della Georgia meridionale agli ordini di Samuel Jones cedettero le armi ed interruppero le ostilità[6]. Sempre il 10 il presidente degli Stati Uniti d'America Andrew Johnson dichiarò che la resistenza armata della ribellione poteva considerarsi come virtualmente conclusa[7].

La brigata di Thompson si arrese l'11 maggio, le forze confederate della Georgia settentrionale il 12, Edmund Kirby Smith il 26 maggio (la firma ufficiale della resa è però datata 2 giugno)[8]. L'ultimo scontro della guerra civile avvenne nel Texas con la battaglia di Palmito Ranch del 12 e 13 maggio. L'ultima significativa formazione confederata ad arrendersi fu quella del brigadier generale Cherokee Stand Watie con i suoi soldati "indiani" il 23 giugno.

L'ultima resa confederata in assoluto si verificò il 6 novembre successivo quando la nave da battaglia CSS Shenandoah si consegnò nello scalo portuale di Liverpool[9]. Il presidente Johnson dichiarò formalmente la fine della guerra il 20 agosto del 1866.

La McLean House al cui interno Robert Edward Lee si arrese a Ulysses S. Grant.
  1. ^ Raimondo Luraghi, Storia della guerra civile americana, BUR, 1994, Vol. II, p. 1252
  2. ^ Heidler, pp. 703–06.
  3. ^ Harrell, pp. 384-387.
  4. ^ a b c Harrell, pp. 388-390.
  5. ^ Davis, To Appomattox: Nine April Days, 1865, pp. 307, 309, 312, 318, 322–8, 341–403.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore korn160
  7. ^ Wagner, Margaret E. Gary W. Gallagher, and James M. McPherson. The Library of Congress Civil War Desk Reference. New York City: Simon and Schuster, 2009. p. 159
  8. ^ United States War Department, The War of the Rebellion: a compilation of the official records of the Union and Confederate armies, pp. 735–7.
  9. ^ Schooler, The Last Shot, Introduction

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